mercoledì 24 febbraio 2016

Quando lo sport modifica la nostra mente:

 IL CASO DEL KARATE DO



Il termine Karate Do (dal giapponese Kara=vuoto, Te=mano, Do=via) significa "via della mano vuota". L'obiettivo di questa antica disciplina è il raggiungimento dell'illuminazione, ossia della comprensione del significato della vita, attraverso la pratica della difesa a mano nuda.
Fin da subito, il nome di questo sport ci comunica qualcosa di più della pratica di una semplice attività fisica: è una disciplina che mette in comunicazione mente, corpo e mondo.

Se vi state chiedendo come tutto ciò sia possibile semplicemente attraverso dei gesti, la psicologia può rispondere alle vostre domande. In particolare è lo studio della psicomotricità ad interessarsi dei meccanismi che entrano in gioco nell'allenamento e durante la competizione, ma più in generale degli effetti a lungo termine sulle capacità cognitive di questa disciplina.

Il Karate Do unisce mente e corpo, e lo fa attraverso diversi accorgimenti: l'atleta deve essere prima di tutto concentrato sulla relazione con il proprio corpo; facendo ciò egli è in grado di migliorare la propria velocità di esecuzione, di anticipare i gesti del proprio avversario e di coordinare la percezione e il sistema motorio. 
Il Karateka non può basare la propria preparazione semplicemente su velocità, resistenza, forza e mobilità (come avviene in altri sport), ma deve sviluppare capacità superiori, e lo fa attraverso la pratica della disciplina stessa. 
La tecnica prevede un preparazione tattica, fisica, psicologica e teorica, ma anche morale.


E' stato condotto uno studio sulle skills cognitive di chi pratica Karate Do, e i risultati sono sorprendenti! Il gruppo sperimentale ho mostrato una maggiore capacità di 
coordinamento oculo-manuale rispetto al gruppo di controllo 
e più alti livelli di vigilanza, che consentono di identificare tempestivamente lo stimolo target (rappresentato, durante il combattimento, dall'attacco dell'avversario). 
Essi mostrano inoltre maggiore plasticità e buoni risultati nei compiti di memoria.
Non è finita qui! I benefici del Karate si estendono anche alle capacità personai: gli sportivi estenderebbero infatti l'atteggiamento positivo che hanno verso il combattimento, anche alla vita quotidiana, attraverso un alto grado di ottimismo e di fiducia nelle proprie capacità personali.

Il Karate sembra dunque essere lo sport perfetto per ottenere grandi risultati sia nelle competizioni che nella vita....e se state pensando che siete troppo vecchi per iniziare una nuova disciplina così impegnativa, pensate ai benefici che potrebbe portare (anche a livello scolastico per esempio) ai vostri figli o ai figli dei vostri figli!

                    Martina Varalli


- Mancovei S., Lambu E.A., Lambu I.S., (2014). Profile of Some Psychomotor Capacities in Top Performance Karate Do Athletes. Procedia – Social and Behavioral Sciences. 117. 262-268.




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