GESTI CHE AIUTANO A VINCERE:
Scaramanzia e rituali pre-gara
Ognuno di noi in certi momenti della sua
vita fa ricorso a gesti scaramantici, a piccoli rituali che a parer suo lo
aiutano in alcune situazioni, rendendolo più forte, più sicuro, più orientato
al successo.
Come uno studente può avere un certo rito
prima di un esame, ad esempio indossare un certo capo di abbigliamento, fare
colazione in un posto preciso o portare con sé un oggetto ben definitivo, anche
nello sport i vari protagonisti usano riti e rituali prima di appuntamenti come
gare, partite o incontri di una certa importanza.
Tanti sono i campioni che hanno dichiarato
di avere gesti scaramantici ben delineati, ad esempio Michael Jordan per
tutta la sua carriera indossò, sotto alla divisa ufficiale dei Chicago Bulls i
pantaloncini della sua università, Rafa Nadal allinea le sue
bottigliette d'acqua perfettamente a bordo campo con le etichette rivolte verso
i giocatori, Cristiano Ronaldo si
siede sempre nel posto in fondo sul pullman e in quello davanti davanti in
aereo, infila prima il calzino destro e poi il sinistro, entra in campo per
ultimo e con il piede destro.
Questi sono solo alcuni
dei gesti che i campioni mettono in atto, alcuni addirittura hanno dei rituali,
ripetono alcune frasi, guardano qualcosa di particolare, ascoltano una certa
musica, Valentino Rossi per esempio,
oltre a non abbandonare mai il suo amato numero 46, prima di ogni gara si
accovaccia e parla con la sua moto, come se volesse incoraggiarla e spronarla a
far bene.
Il rito più conosciuto al mondo è quello dell’HAKA, la danza Maori degli All Blacks ,squadra
di rugby Neozelandese, che questi fanno prima di ogni partita, provate a
guardare quanta energia c’è in questa sequenza di movimenti e parole che per
alcuni può risultare privi di significato. Nel loro caso l’obiettivo è
anche quello di intimorire e far perdere fiducia ai propri avversari che
davanti a questa danza provano a non farsi persuadere.
PERCHÉ SI FA RICORSO ALLA SCARAMANZIA?
Il primo motivo riguarda la sensazione che
grazie a questi gesti e a questi riti la concentrazione e l’attenzione
aumentino, altro motivo è che hanno il potere di incrementare il senso di
autoefficacia (Già trattato nel post IMPARARE AD ALLENARE: istruzioni per l’uso),
ulteriore beneficio di questi riti è di migliorare la performance.
Fondamentale è conoscere il concetto di LOCUS OF CONTROL, ovvero credenze
generalizzate nel controllo esterno oppure interno del rinforzo.
Questo può essere :
- INTERNO = fiducia nelle proprie capacità e consapevolezza che queste influenzino gli eventi che caratterizzano diversi aspetti della loro vita;
- ESTERNO = credere che gli eventi che ci coinvolgono siano causati da forze incontrollabili come fortuna, casualità, altre persone.
Ogni persona ha una predisposizione per una
delle due tipologie di Locus of Control, che di conseguenza li porteranno a
comportarsi e ad attribuire meriti e fallimenti a sé stesso o a fattori esterni
Nel nostro caso colore che fanno affidamento
a gesti scaramantici sono coloro che possiedono maggiormente un locus of
control ESTERNO, questi attribuiscono il risultato di una competizione o di una
gara al fato.
Chi invece mette in atto dei rituali
pre-competizione ha un maggiore locus of control INTERNO, poiché fanno di tutto
per sé pensando che questi riti possano aiutarlo a fare bene.
Affidarsi a fattori esterni e credere
nella fortuna o nel destino può
risultare una sorta di comportamento difensivo, un tentativo di abilitare
psicologicamente le persone a preservare la loro autostima in caso di
fallimento.
“E’ dunque il timore
la causa che genera, mantiene ed alimenta la superstizione.”
Baruch
Spinoza
Provate a prestare attenzione
ad alcuni riti e vedrete come questi siano presenti come COSTANTE
nei comportamenti dei vostri atleti o dei vostri idoli sportivi.
Io per prima metto in atto
alcuni gesti scaramantici prima di esami importanti o prima che le mie atlete
entrino in gara, questi hanno il potere di tranquillizzarmi e farmi riprendere
fiato.
E voi avete dei riti o dei
gesti che vi portano fortuna?
Veronica Cusa
Fonti:
·
Merton,
R. K. (1949). Social structure and anomie. In social theory and social structure.
In Rotter, J. B. (1966). Generalized expectancies for internal versus
external control of reinforcement. Psychological Monographs: General and
Applied, 80(1), 1–28.
·
Rotter,
J. B. (1966). Generalized expectancies for internal versus external control of
reinforcement. Psychological Monographs: General and Applied, 80(1),
1–28.
·
Spector,
P. E. (1982). Behavior in organizations as a function of employee’s locus of
control. Psychological Bulletin, 91(3), 482–497.
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