domenica 28 febbraio 2016

L'ABBANDONO SPORTIVO: perchè avviene e come prevenirlo


L’ABBANDONO SPORTIVO:

PERCHE’ AVVIENE E COME PREVENIRLO

Dietro a tanti successi e a tante vittorie ci sono sempre momenti di fatica e di sudore che nel lungo percorso della vita, ti abbattono inizialmente ma ti fortificano per il futuro.

Nello sport come nella vita non c’è niente di più vero, quante volte capita di cadere, quante volte capita di infortunarsi, quante volte capita di pensare BASTA è FINITA, NON CE LA FACCIO.

Quello che conta in questi casi è il CREDERCI fino in fondo, il rialzarsi e ricominciare a lottare per quel qualcosa in cui si crede davvero, in cui si è tanto investito e che non può finire così facilmente.



Fondamentale in questi momenti è prevenire il fenomeno del DROP-OUT, ovvero dell’abbandono.

Ma cos’è il DROP-OUT?

Per drop-out, letteralmente RITIRO DALL’ATTIVITA’ SPORTIVA, intendiamo un fenomeno che si verifica quando l’atleta non vive correttamente la dimensione sportiva tanto da arrivare ad abbandonarla.

 Carichi di lavoro troppo intensi, infortuni ripetuti, scarsa motivazione, e ritmi e livelli di allenamenti e competizioni troppo impegnativi portano gli atleti, per lo più giovani, ad allontanarsi dal mondo sportivo in cui sono stati inseriti fin da piccoli.

Alcuni studi hanno rilevato che uno dei maggiori fattori che causano il drop-out è l’infortunio (quasi il 25%), in questo caso parte della responsabilità può essere dell’allenatore che potrebbe aver sbagliato la programmazione del lavoro eccedendo in esso o mal distribuendo il carico sull’atleta. Per un buon recupero sia a livello fisico, ma ancor di più a livello psicologico , è importante che dopo l’infortunio segua una fase di collaborazione tra i vari protagonisti del contesto sportivo, genitori, allenatori e medici, che si occuperanno del buon recupero e della salute dell’atleta rincuorandolo e incoraggiandolo a guardare avanti con ottimismo

Altro fattore che spesso è causa di abbandono è quello motivazionale (22% circa).

Atleti che collezionano insuccessi e sconfitte, mostrano un calo motivazionale e un declino dell’autostima che porteranno poi all’abbandono dell’attività.

Cosa può aiutare a prevenire il DROP-OUT?

Per prima cosa è fondamentale considerare cosa può incrementare il benessere dell’atleta ovvero:

-          Divertimento

-          Miglioramento personale

-          Stare bene nel gruppo

-          Eccitazione per le competizioni

-          Apprendere nuove abilità

-          Allenatori competenti

-          Famiglie presenti e che influenzino positivamente l’atleta

-          Rapporti di amicizia con i propri compagni

Tutto ciò si può racchiudere nel considerare semplicemente la crescita PSICO-FISICA, ovvero fare  attenzione sia all’aspetto psicologico che a quello fisico.

Trovare un equilibrio tra mente e corpo è la base della prevenzione al drop-out.



Vi invito a guardare questo spezzone del film "Affrontando i giganti", in questo caso non si parla di drop-out ma del concetto NON MOLLARE MAI, che dopo infortuni, insuccessi e fallimenti dere rimanere costante della mente di un'atleta, anche grazie all'aiuto di un allenatore che CREDE IN TE, più di quanto tu stesso possa pensare.

Ricordatevi: il comune denominatore che porta le persone a perseguire un obiettivo a lungo termine con tenacia, fatica e impegno è il DIVERTIMENTO; fare qualsiasi attività divertendosi, senza che questa diventi un peso o un obbligo, è la chiave del successo.

Fate divertire i vostri atleti, i vostri figli e i vostri cari così tanto da tenerli stretti a voi senza catene e senza vincoli, saranno loro che non riusciranno più a lasciarvi perché stregati dal ricordo dei sorrisi che avete condiviso.

Veronica Cusa

CURIOSITA':  film "Rimbalzi d'amore", storia di un giocatore di basket famoso che a causa di un infortunio  grave al ginocchio si ritrova a dover fare i conti con problemi familiari e problemi con la dirigenza sportiva, vedendo la sua carriera frantumarsi in mille pezzi, ma grazie al supporto di una fisioterapista speciale ritroverà la forza di ricominciare per tornare ai vertici di questa disciplina.
Qui il trailer

Fonti:

·         American Academy of Pediatrics (2000). Intensive training and sport specialization in young athletes; Pediatrics, 106: 154-157.

·         Baker J. (2003). Early specialization in youth sport: a requirement for adult expertise?; High Ability Studies, 14: 85-94.

·         Brown B. A. (1985). Factors influencing the process of withdrawal by female adolescents from the role of competitive age group swimmers; Sociology of Sport Journal, 2: 111-129.

·         Bussmann G. (1995). How to prevent ”dropout” in competitive sports; New Studies in Athletics, 1: 23-29.

·         Enoksen E. (2011). Drop-out Rate and Dropout Reasons Among Promising Norwegian Track and Field Athletes: A 25 Year Study; Scandinavian sport studies forum, 2: 19–43

·         Guerriero A., Comotto S., Bonato M., La Torre A., Piacentini M.F. (2011). Tasso di abbandono fra i lanciatori finalisti dei campionati mondiali juniores; Atletica Studi, 42 (3/4): 30-37.

·         Vorobjev E. (1994). A medical report from the sports congress in Helsinki in 1994. Too early specialization in children and youth sport; Helsingfors.

·         Wiersma, L. (2000). Risks and benefits of youth sport specialization. Perspectives and recommendations; Pediatric Exercise Science,12: 13-22.

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