giovedì 25 febbraio 2016

IMPARARE AD ALLENARE: ISTRUZIONI PER L’USO


IMPARARE AD ALLENARE: ISTRUZIONI PER L’USO

Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti od ottant’anni.

 Chiunque continua ad imparare resta giovane.

La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.
(Henry Ford)


Nei contesti sportivi delle diverse federazioni e dei diversi enti di promozione sportiva, sono molte le attività e i corsi dedicati alla formazione di nuovi allenatori, giovani, entusiasti, vogliosi di apprendere e di trasmettere la propria passione a chi si avvicina al loro mondo.

Non so se avete presente i programmi di questi corsi formativi, tanto tempo è dedicato allo sviluppo delle competenze tecniche, vengono presentate metodologie nuove di allenamento, nuove sperimentazioni per favorire lo sviluppo di alcuni movimenti tecnici o nuovi attrezzi che migliorino la prestazione o favoriscano il raggiungimento di un gesto nel minor tempo possibile.

Vengono trasmesse anche competenze di primo soccorso utili in quanto, parlando di sport, l’infortunio è dietro l’angolo, bisogna essere in grado di gestire situazioni a cui si potrebbe assistere frequentemente in palestre o campi da gioco, minimizzando la possibilità di peggiorare le lesioni.

Fortunatamente vengono date anche nozioni di psicologia che prendono in considerazione alcuni pilastri dell'universo psicologico legati allo sport e alle prestazioni degli atleti.
Alcuni dei temi più trattati sono:

·         FASI DELLO SVILUPPO COGNITIVO, quasi sempre viene preso in considerazione Piaget e i suoi lavori sugli stadi di sviluppo operativi, ognuno fondamentale per riuscire ad acquisire quello successivo,sono:

-          Stadio senso-motorio (0-2 anni) utilizza riflessi e schemi motori elementari, il bambino comincia a sviluppare la capacità simbolica tramite il gioco;

-          Stadio pre-operatorio (2-6 anni) il bambino impara per analogie generalizzando le proprie conoscenze;

-          Stadio operatorio concreto (6-12 anni) i bambini cominciano a compiere operazioni logiche;

-          Stadio operatorio formale (da 12 anni in poi) il bambino inizia a ragionare per ipotesi e tramite pensieri astratti.

·         AUTOSTIMA e AUTOEFFICACIA, autostima come rapporto tra sé ideale e sé percepito, cioè l’idea di come l'individuo vorrebbe essere e di come invece percepisce di essere,rapporto tra successo e aspettative (William James 1890); autoefficacia come fiducia che ogni persona ha di ottenere gli effetti voluti con le proprie azioni.

·         COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE come base dell’essere allenatori,saper interagire con i diversi protagonisti e con i molteplici contesti che si snodano intorno alla realtà sportiva.

·         MOTIVAZIONE  come processo di attivazione dell’organismo finalizzato alla realizzazione di un determinato scopo in relazione alle condizioni ambientali.
·         e cosa più importante il DIVERTIMENTO che non deve mai essere messo da parte quando ci si interessa alla pratica di uno sport.

L’interesse per la sfera psicologica è aumentato negli ultimi anni, tanto da richiedere l’intervento di molti psicologi specializzati nella sfera sportiva che supportino la formazione dei tecnici a gestire il proprio ruolo ed a migliorarlo.

Vi consiglio di fare un giro sui diversi siti delle Federazioni sportive, del CONI e di tutti gli enti di promozione sportiva per capire e magari trovare percorsi formativi adatti a voi, avendone frequentati alcuni non posso far altro che dirvi quanto mi siano stati utili sia a livello personale che lavorativo, fare attenzione a queste piccole cose ci migliora come persone ma soprattutto ci migliora come allenatori!

Buona ricerca

Veronica Cusa



Fonti:

·    Albert Bandura A. ,  (1997, ed. it. 2000). Autoefficacia: teoria e applicazioni

·    Alessandro Perissinotto. “Sport e comunicazione. Teorie, storia e scenari”, Mondadori    Università, Milano, giugno 2012, p.3 

·    Anolli L., Legrenzi P., (2001). Psicologia generale , Il mulino, Bologna

·    Piaget J., (1964). Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia. Einaudi, Torino 1967

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