"Niente di organico è senza senso,
niente di psichico è senza corpo"
Viktor von Weizsacker
Vogliamo continuare il nostro
viaggio verso la lettura del corpo conoscendo più da vicino una disciplina che
si approccia ad esso ampliando le definizioni dell'anatomia e della fisica, che
oggi risultano essere estremamente limitative.
Stiamo parlando della Somatologia, uno studio
della malattia fisica con uno sguardo interattivo, prospettico e
transculturale.
Essa si occupa della lettura
dei diversi codici somatici: il corpo sarebbe organizzato in sistemi
significanti, ossia caratterizzato dal rapporto significante/significato. La
somatologia considera fondamente l'interdipendenza tra mente, corpo e
ambiente, i quali creano un campo semiotico organizzato in codici diversi.
Il codice che conosciamo
maggiormente è quello analitico della parola e del linguaggio che
svolge la funziona narrativa. Esiste però un secondo codice: quello digitale,
del corpo. Organi, muscoli e neuroni si basano su segnali di tipo eccitatorio
che attivano o inibiscono il movimento.
Il corpo del paziente che
presenta disturbi somatici, diventa il luogo della rappresentazione di una
problematica più profonda, che spesso si genera nella psiche.
La Psicosomatica si avvicina
alle discipline ancestrali proprio per questo suo tentativo di comprendere i
confini e i legami del codice della parola e quello del corpo.
Un buon esempio sono i Mantras
e i Mudras, che si collocano a metà tra questi due linguaggi, poichè sono
simboli e gesti che vanno letti attraverso in codice analitico, ma mantengono
un carattere vibratorio-frequenziale che li avvicina al codice digitale del
corpo.
Ma come possiamo comprendere
questo codice? Prima che un'azione avvenga, si ha un'attivazione delle aree
premotorie (sia nel caso che l'azione venga solo pensata sia che venga
realmente agita); questi segnali che anticipano il movimento emettono un potenziale
elettrico "di preparazione" che crea un campo elettromagnetico a
livello extraneurale con frequenze continue molto elevate (da 500 a 20000
cicli/sec). Questo campo è rilevabile con strumenti di biorisonanza.
Per avvicinarci ulteriormente
al linguaggio del corpo è però fondamentale comprendere il concetto di energia.
Sebbene a molti possa sembrare qualcosa di molto lontano dalle nostre
conoscenze occidentali, non dimentichiamoci che lo stesso Sigmund Freud elaborò
il concetto di libido e di pulsione di morte, come rappresentazione di un
signicato più profondo, un bisogno di tipo psichico. L'energia è presente in
tutte le culture antiche come Taoismo, Buddismo e culture dell'Africa Occidentale,
ed è conosciuta con diversi nomi: Qi, Prana, Ashè.
Tutte hanno in comune la
complementarietà e l'unione di ciò che è interno ed esterno al corpo. Essa
è anche alla base delle medicina tradizionale cinese, che si fonda sullo studio
dei Meridiani Energetici. L'esistenza di tali strutture è stata
confermata dagli studi degli anni '60 di Kim Bong Han tramite l'utilizzo di
isotopi radioattivi e anche oggi la neuroscienza presenta evidenze sulla
funzione del sistema immunitario e dei neuropeptidi. In particolare il sistema
Bonghan (BHS) ipotizza l'esistenza di un sistema circolatorio distribuito in
tutto il corpo (cutaneo, intra ed extra vascolare, intra-organico, neurale) che
è stato confermato da alcuni studi cellulari che hanno rilevato la presenza
adrenalina e noradrenalina nel sistema ipotizzato.
Riguardo ai meridiani sono
stati svolti diversi studi: stimolando elettricamente i punti
specifici dei meridiani si è
ottenuto un cambiamento nella velocità di attivazione dei
singoli neuroni in determinati
punti dell'Amigdala. La stimolazione del punto più importante,
di interconnessione tra i
meridiani (Vaso Governatore), produrrebbe un'aumento nella P300,
un potenziale EEG legato alle
attività di tipo cognitivo.
Queste ricerche confermerebbero
quindi l'esistenza di tali strutture, sulla quale si basano diverse
discipline che lavorano sul legame tra mente e corpo.
Martina Varalli
- Kwan-Sup Soh,
(2009). Bonghan Circulatory System as an Extension of Acupuncture Meridians.
Journal of Acupuncture and Meridian Studies. 2.2, 93-106.
Per approfondimenti:
http://www.somatologia.it/
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